Come per ogni altro acquisto prima buona regola è quella di guardarsi intorno. Valutare il modello più appropriato alle proprie esigenze, verificare un certo numero di offerte per farsi una valida idea dei prezzi e delle quotazioni di mercato dell'automobile che si intende acquistare.
Dopodichè è bene calarsi un po nel ruolo di bonario detective per andare alla ricerca di quei difetti che potrebbero farci pentire del nostro acquisto.
Non ci attende nulla di particolarmente sofisticato, ma dotati di una giusta dose di scaltrezza e spirito di osservazione potremo facilmente individuare se la nostra prossima compagna (l'auto che abbiamo intenzione di acquistare) è all'altezza delle nostre aspettative.
Inutile sottolineare che un vero controllo, approfondito e che non lasci dubbi, è bene lasciarlo fare ad un meccanico professionista e di fiducia; ma anche senza ricorrere an un centro di diagnosi, di cose possiamo scoprirne tante.
Al di là di presenza o meno di ammaccature graffi e corrossioni, e
di una buona lucidatura della carrozzeria, è bene spostare lo sguardo
in punti più nascosti alla ricerca di indizi sul buono stato della
vettura.
Intorno alle porte e nella parte inferiore della scocca, in quei punti cioè ove
l’auto è più esposta all’umidità e la manutenzione è in
genere inferiore, verificare che la lamiera non presenti tracce di ruggine.
Verificare anche la perfetta chiusura degli sportelli, anteriori e posteriori,
e dei cofani, che devono essere ben allineati con il resto della carrozzeria.
Il parabrezza non deve essere rigato o presentare lesioni.
Occhio alle guarnizioni: verificarne l’elasticità e che non
presentino “screpolature” . Inoltre se la vettura è rimasta
per lunghi periodi all’aperto, potrebbero verificarsi, in futuro, delle
infiltrazioni d’acqua nell’abitacolo.
La verniciatura brillante è sinonimo di una vettura tenuta con buona
cura e non esposta per troppo tempo al sole e alle intemperie.
Verificare infine che la tonalità della verniciatura sia identica
su tutta la superficie che potrebbe essere sintomo di una riparazione non
propriamente a regola d’arte a seguito di un incidente.
Occhio al volante, primo ottimo indicatore naturale dei reali chilometri di ogni vettura. Un volante usurato presenta una ruvidità diversa nelle zone a contatto con le mani del guidatore: un volante particolarmente “liscio” in alcune zone è sintomo certo di una percorrenza del veicolo superiore ai 100.000 km.
Verificare la presenza degli optional di sicurezza di cui l’automobile
deve essere dotata: air bag, Abs, poggiatesta e cinture di sicurezza
Controllare la presenza di tagli o bruciature sulla tappezzeria. Inoltre
zone di tappezzeria o di moquette usurata o addirittura strappata è sinonimo
di elevato chilometraggio o cattivo utilizzo del veicolo.
Che cosa è importante verificare sotto il cofano? Un motore con visibili tracce di liquidi deve destare sospetti così come la presenza di olio sotto la scatola del cambio. Controllare poi se ci sono tracce di olio nel liquido di raffreddamento oppure se nell’asta che controlla il livello dell’olio c’è dell’acqua. Dalle revisioni effettuate verificare a quanto risale l’ultima sostituzione della cinghia di distribuzione attenzione poi che dalla testata non filtri olio e che la batteria non presenti tracce di corrosione.
Uno sguardo agli pneumatici sarà indispensabile per verificare l’usura
del battistrada e quindi lo stato degli pneumatici stessi, ed inoltre la
loro usura deve essere uniforme. Se ad esempio la parte esterna o interna è più consumata
della zona centrale può essere indicatore di qualche difetto di sospensione,
telaio o altro, oppure sintomo che l’automobile sia stata guidata in
maniera “sportiva” e di conseguenza abbastanza sfruttata.
Verificate anche la presenza o meno della ruota di scorta o ruotino.
La valutazione dello stato degli pneumatici, è elemento fondamentale
anche per la determinazione del prezzo (sostituirle comporterà una
notevole spesa.)
Anche lo sterzo richiede alcuni controlli per escludere problemi. Innanzitutto una controllata generale al volante: non devono esserci incrinature e deve reagire senza particolari "giochi" ai movimenti dall'alto verso il basso e da sinistra a destra. A motore spento si possono poi compiere delle sterzate per verificare la resistenza dello sterzo. Se dovesse spostarsi velocemente, è necessario regolarlo. Inoltre se l'auto ha il servosterzo controllare che non ci siano perdite.
È possibile controllare lo stato delle sospensioni e degli ammortizzatori eseguendo un'azione molto semplice. Premendo sul cofano anteriore spingere il veicolo verso il basso. Se il veicolo si abbassa e poi torna in posizione senza avere particolari oscillazioni vuol dire che gli ammortizzatori sono in buono stato.
Il numero di Telaio è un numero univoco punzonato sulla carrozzeria e riportato sulla carta di circolazione (libretto) dell’autoveicolo. Deve essere integro e leggibile: in caso di dubbi è possibile consultare il sito del ministero dell’interno che consente di verificare in tempo reale se quel numero di telaio (o di targa) risulta registrato come rubato o smarrito.
Anche in questo caso l’integrità e la leggibilità della carta di circolazione sono fattori da verificare con accuratezza: il numero riportato sul telaio deve coincidere con quello riportato sul libretto di circolazione. Potrete inoltre verificare sul libretto anche le caratteristiche dell'impianto di scarico (catalizzata, non catalizzata, euro1, euro 2.).
Il documento che attesta lo storico delle manutenzioni effettuate sull’automobile è il
libretto dei tagliandi. La regolarità delle manutenzioni effettuate è di
per se un buon biglietto di presentazione della vettura, se ha avuto o
meno fino a questo momento, una cura adeguata e regolare.
Se invece il libretto non è presente la probabilità che il
chilometraggio riportato sul contachilometri sia fasullo è decisamente
elevata. Certo, potrebbe essere andato smarrito ma... prestare attenzione!
L'Unione Europea ha emanato le direttive in materia di anti-inquinamento al fine di regolamentare le emissioni di inquinanti dei veicoli. Prima di acquistare l'auto è bene conoscere quindi la categoria di appartenenza del veicolo o se, ad esempio, il veicolo è dotato o meno del filtro antiparticolato. Consultando la carta di circolazione è possibile verificare la categoria di appartenenza che è contraddistinta da un numero (Euro 1,2,3,4,5,6 o 0) e indica quale normativa Euro é stata rispettata dalla casa costruttrice del veicolo. Se l'auto ha parametri di inquinamento vecchi il rischio è quello di avere l'accesso limitato in alcune città o centri storici.
Il passaggio di proprietà di un'autovettura conferisce la titolarità del mezzo interessato da un soggetto (venditore) ad un altro (acquirente).
Come fare:
Per compiere l’ operazione è necessario autenticare la firma del venditore sull’atto di vendita presso l'ACI (PRA), la Motorizzazione Civile,gli uffici comunali (€0,52) ed entro sessanta giorni dall’autentica bisogna registrare il passaggio di proprietà all’Ufficio Provinciale della ACI (PRA). L’Ufficio rilascerà il certificato di proprietà (CdP) aggiornato. A questo punto occorre richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione all’ufficio della Motorizzazione Civile. Il mancato aggiornamento comporta, in caso di controllo su strada, l’applicazione di sanzione amministrativa e ritiro della carta di circolazione. Se l’autentica della firma avviene presso lo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) del PRA oppure della Motorizzazione Civile è obbligatorio richiedere immediatamente la registrazione del passaggio di proprietà.
Chi può richiedere il Passaggio di Proprietà
La richiesta può essere presentata dall’acquirente o da un delegato. In quest’ultimo caso alla documentazione obbligatoria deve essere allegata la fotocopia della carta d’identità dell’acquirente, la delega rilasciata dall’acquirente per il PRA, il modello TT2120 per la Motorizzazione Civile.
Documentazione necessaria
1. Dichiarazione sostitutiva di residenza dell'acquirente
2. Fotocopia della carta di circolazione
3. Fotocopia di un documento di identità in corso di validità
4. Certificato di proprietà o foglio complementare della vettura
5. Atto di vendita
6. Dichiarazione sostitutiva di residenza (esclusivamente qualora l'acquirente fosse un cittadino straniero)
Costi previsti per legge
1. Imposta Provinciale di Trascrizione: importo variabile a seconda del tipo di veicolo e della provincia di residenza;
2. Imposta di bollo per aggiornamento Carta di Circolazione: € 14,62;
3. Imposta di bollo per la registrazione al PRA : € 29,24;
4. Commissioni per la Motorizzazione Civile: € 9,00;
5. Commissioni per l’ACI: € 20,92.
La quotazione di un'auto dipende da svariati fattori di cui bisogna tener conto per stabilirne il valore.
Applicando un semplice calcolo, che si basa su Marca e modello dell'auto, km percorsi, anno di immatricolazione, cilindrata e alimentazione si può ottenere una quotazione generale del veicolo, anche se bisogna poi procedere con una valutazione dettagliata (in base agli allestimenti, alle condizioni dell'auto ed altri fattori) per ottenere una valutazione effettiva e precisa del veicolo usato.
La Quotazione su VendiAuto.com
La quotazione Vendiauto rispecchia i valori medi dei prezzi di auto usate in Italia presenti nel nostro database. La valutazione si basa su diversi fattori, quali: marca, modello, il motore, cilindrata, l'età e i km percorsi.
Con la quotazione Vendiauto vi mettiamo a disposizione una quotazione generale di un'auto usata che pensate di acquistare che può essere un buon punto di partenza per avviare una trattativa commerciale in cui trattare sulle altre caratteristiche dell'auto fino a giungere al prezzo definitivo.
Per perfezionare ogni quotazione, bisogna sempre recarsi presso specialisti che offrono questo tipo di servizio.
Nel mercato delle auto usate i tentativi di truffa sono una consuetudine. Il meccanismo è quasi sempre lo stesso: annuncio di auto usata descritta in ottimo stato e offerta ad un prezzo conveniente molto inferiore alla quotazione di mercato. Basta questo per mettere in allerta il potenziale acquirente che soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo pur di concludere quello che apparentemente sembra un affare invia denaro per poi incappare nella trappola dei truffatori. E le vittime non sono solo i privati; anche professionisti del settore combattono quotidianamente con i tentativi di raggiri. La stesura di un vademecum antitruffa può essere d'aiuto, ecco i consigli:
Per chi acquista:
1) Diffidare da prezzi troppo allettanti
2) Mai pagare in anticipo
3) Mai versare caparre senza aver prima visto l'auto
4) Controllare la mail dell'inserzionista
5) Non inviare documenti
6) Controllare il veicolo nelle sue caratteristiche attraverso il libretto
7) Il pagamento deve avvenire al termine di tutti i controlli sulla persona e sull'auto
Per chi vende:
1) Preferire assegni circolari a quelli bancari
2) Verificare la copertura dell'assegno richiedendo copia dello stesso
3) Informarsi sull'identità del potenziale acquirente
L'elenco non elimina completamente il rischio di essere raggirati ma è un tentativo per ridurre le probabilità di incappare in una truffa.
Ma se L'affare a tutti i costi ed il prezzo accattivante erano irrinunciabili a tal punto da rischiare? Soprattutto in periodi di crisi è facile lasciarsi tentare, ma cosa fare in caso di truffa subita? Innanzitutto sporgere denuncia alla Polizia Postale l'organo istituito per contrastare la criminalità informatica.
L'iter della denuncia può avvenire inizialmente per via telematica, saranno richiesti i dati personali e le generalità. Entro 48 dall'avvio sarà necessario recarsi presso una sede della Polizia di Stato per formalizzare la pratica e dare valore legale alla denuncia grazie alla sottoscrizione davanti all'Ufficiale di P.G. Ad ogni denuncia effettuata via web è assegnato un numero di protocollo da conservare perchè utile a rintracciare la pratica.
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