Top Marques Monaco 2013
Dal 18 al 21 aprile 2013 il Top Marques Monaco ha festeggiato i primi dieci anni di attività e lo ha fatto nel migliore dei modi esibendo supercar in cui prestazioni folli ed esclusività ai massimi livelli l’hanno fatta da padrone.
Il Top Marques di Montecarlo è un salone un po’ atipico: sarà per la cornice unica al mondo, sarà per i marchi rappresentati, sarà per la formula offerta al pubblico… fatto sta che l’esposizione di supercar che si tiene ogni anno nel Grimaldi Forum del Principato di Monaco acquisisce sempre più consensi.
Consensi che nascono dalla passione e dall’amore per le quattro ruote più estreme al mondo che nell’affascinante circuito cittadino più famoso mondo si sfidano a colpi di prestazioni, design e lusso.
La formula, che è poi lo slogan della manifestazione, è sempre la stessa: “See it, drive it, buy it” ossia guardala, guidala, comprala! Il senso del Top Marques è racchiuso tutto in queste parole: si guardano le supercar più stravaganti del mondo, si guidano per le stesse strade del circuito che ospita la gara di Formula 1 e poi si comprano! E’ sottinteso che il tutto è rivolto ad un pubblico che non è abituato a contare gli zeri del proprio conto corrente perché al Top Marques si può comprare tutto ma a prezzi da capogiro! Non è un caso che su molte vetture esposte ci siano elencate le caratteristiche tecniche e le prestazioni, ma non il prezzo, alla cui voce c’è scritto semplicemente “only on request” ossia solo su richiesta, il che lascia presagire un prezzo a sei zeri.
All’importante rassegna monegasca quindi la parola d’ordine è esclusività!
Al Top Marques 2013 è stato possibile osservare mostri sacri dell’automobilismo mondiale che hanno presentato le loro ultime creature: Ferrari ha esibito la rinnovata California ed una stupenda 599XX, Porsche ha schierato le nuove Cayman e Boxster, Maserati ha portato al debutto la nuova Quattroporte, Jaguar ha lanciato la nuovissma F-Type, McLaren ha esibito la sua rinnovata MP4-12C sia coupè che spider, Lamborghini ha presentato la potente Aventador ed Aston Martin ha proposto la bellissima Vanquish.
Passando alle più recenti hypercar hanno fatto bella mostra di se la sofisticatissima Pagani Huayra, la sempre più aggressiva Koenigsegg Agera S Hundra che ha festeggiato il centesimo esemplare prodotto, e l’incredibile Gumpert Apollo, che grazie all’effetto suolo è l’unica auto che potrebbe viaggiare oltre i 270 km/h capovolta a testa in giù lungo un soffitto! Sempre molto affascinanti le Wiesmann, sia in versione coupè che roadster, capaci di prestazioni da brivido in un corpo da favola. Come da tradizione sono state presenti anche la Noble con la muscolosa M600 e la Spania che ha portato la potente GTA Spano.
Ma la vera ciliegina sulla torta è stata la presenza di piccoli costruttori di supercar dalle prestazioni elevatissime, dall’esclusività unica e sconosciuti ai più! Alzi la mano chi già conosce case costruttrici che rispondono al nome di Saker, Roding, Vencer, Vintech e Mazzanti! Eppure queste piccole case costruttrici danno vita a supercar incredibili, ottimamente costruite e dalle prestazioni eccellenti. Qualche esempio? La Saker è una casa danese che costruisce la RapX-s: una supercar dalla forma insolita ma che ricorda le vetture sport prototipi degli anni ’70 e che è dedicata a tutti coloro che amano le corse. E’ una vettura senza fronzoli, creata esclusivamente per dare il meglio di sé in pista dove, grazie ad un peso piuma di soli 820 kg e un motore da 280 cv, riesce a garantire prestazioni molto elevate con uno 0-100 km/h in 4,2 secondi e 260 km/h di velocità massima. Lo slogan della Saker è tutto un programma: “more adrenalin than you can handle” ossia più adrenalina di quella che puoi gestire! Un po’ meno estrema della Saker è la Roding, casa costruttrice tedesca che propone la sua Roadster 23, dove 23 indica il numero degli esemplari prodotti: una roadster la cui scocca è completamente costruita in carbonio per un peso totale di 950 kg e su cui è montato un motore Bmw 6 cilindri turbocompresso da ben 320 cv. Il tutto per uno 0-100 km/h in soli 3,9 secondi ed una velocità massima di 285 km/h. Ancor più raffinata la olandese Vencer che presenta la sua Sarthe come “una supercar unica e potentissima nata per il definitivo piacere di guida”. Prestazioni? Molto elevate, grazie ad un corpo in fibra di carbonio ed un motore V8 da ben 510 cv la Sarthe compie lo 0-100 km/h in 3,8 secondi e raggiunge la velocità massima di 326 km/h.
La francese Vintech ha invece presentato la sua P550, un omaggio nella linea all’inconfondibile Porsche 550 (la famosa Porsche su cui in un terribile incidente trovò la morte l’attore James Dean) ma stavolta elaborata in versione coupè con tanto di portiere ad ala di gabbiano come l’attuale Mercedes SLS. Dunque giusto mix tra linea retrò e tecnica di ultima generazione per la P550 che prevede un corpo in fibra di carbonio per un peso sotto i 1.000 kg ed un motore boxer da 3 litri e ben 270 cv per prestazioni incredibili.
Al Top Marques c’è un po’ di Italia anche grazie alla Mazzanti Automobili che proprio in occasione dell’importante vetrina monegasca presenta la sua nuovissima Evantra, una intrigante coupè dal design forte, deciso, muscoloso e dalle prestazioni elevate: grazie ad un motore V8 da 7 litri la Evantra si spinge da 0 a 100 km/h in soli 3,2 secondi e raggiunge una velocità massima di oltre 350 km/h.
Forse il segreto del Top Marques è proprio questo: qui vetture stupefacenti e sconosciute ai più trovano la loro dimensione ideale tra lusso, sportività ed esclusività… proprio quell’esclusività che da sempre accompagna il Principato di Monaco e che forse non è riscontrabile in nessun’altra parte del mondo.
Ma c’è di più: in questo luogo incantato l’esclusività delle supercar più incredibili incontra la vanità di un ristretto numero di persone che non si accontentano più delle “solite e blasonate” Ferrari, Lamborghini, Porsche, etc. ma sono alla ricerca di qualcosa di più in grado di poter stimolare la loro vanità che, come nella battuta finale del famoso film “l’avvocato del Diavolo”, si potrebbe definire come “il loro peccato preferito e l’oppiaceo più naturale!”
