LOTUS ELISE 1.6S
La piccola sportiva della casa di Hethel riceve aggiornamenti tali da giustificare un restyling di metà carriera.
La spider compatta di casa Lotus nel corso degli anni ha sempre rincorso un aumento delle prestazioni e del piacere di guida rimanendo però sempre fedele al motto del suo storico fondatore Colin Chapman che diceva così: più leggerezza a vantaggio delle prestazioni!
Nel 1996, anno della sua prima apparizione sul mercato, la spiderina inglese si fece subito notare dagli appassionati come la vettura sportiva per eccellenza: pesava pochissimo, circa 680 kg, grazie ad un telaio in alluminio, aveva un motore Rover serie K da soli 122cv, che però in virtù del peso irrisorio, permetteva di ottenere un rapporto peso/potenza migliore di quello di tante altre sportive, e aveva una rigidità torsionale, dovuto alla mancanza di saldature nel telaio, tale da consentire un piacere di guida ineguagliabile.
Tutte queste caratteristiche sono state mantenute e sviluppate anche nella Elise seconda serie a partire dal 2000.
Ad oggi alla piccola Lotus Elise col motore Toyota da 136 cv sono state affiancate Elise sempre più potenti e corsaiole fino ad arrivare a 260cv, ma sempre rispettando e mantenendo in vita il motto del suo fondatore, che più che aggiungere cavalli preferiva aggiungere leggerezza (go faster? Add lightness!)
Nonostante la naturale evoluzione tecnologica, la Lotus Elise rappresenta ancora per gli appassionati di vetture sportive un esempio da seguire per emozioni di guida e tecnologia costruttiva.
Ma l’evoluzione tecnologica non è solo una corsa a potenze sempre maggiori e al giorno d’oggi essere al passo coi tempi in materia di tecnologia vuol dire anche rispetto per l’ambiente, minori consumi, tenere basse le emissioni di anidride carbonica.
Solo qualche mese fa una vettura sportiva era agli antipodi di questa teoria e la Lotus Elise non faceva certo eccezione.
Ed ecco che anche la piccola spider si è aggiornata nei contenuti e nelle linee, ma senza stravolgimenti, per essere in regola con le normative sempre più restrittive in materia di anti inquinamento.
Esteticamente la vettura ha subito un restyling nella parte anteriore che la fa assomigliare alla sorella maggiore, la Evora. Difatti il nuovo frontale perde i due faretti supplementari sul cofano, per rimanere solo con i due principali dotati oggi di luci diurne a led.
Anche per merito del nuovo frontale l’aerodinamica è stata migliorata del 4%.
Con il restyling l’Elise riceve anche cerchi in lega di nuovo disegno.
La novità più importante è però sotto il cofano posteriore: la nuova Elise abbandona il buon e affidabile motore Toyota 1.8 per un nuovo motore sempre Toyota, sempre 136cv, ma con la cilindrata che scende a 1.6cc.
Il nuovo motore permette una velocità massima prossima ai 200 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in poco più di 6,5 secondi. Addirittura, con tutti questi accorgimenti i tecnici di Hethel sono riusciti a raggiungere delle emissioni inquinanti pari a soli 149 grammi di anidride carbonica per km e a consumare solamente 5 litri per 100 km!
Questo è un risultato stupefacente perché solo qualche tempo fa un’auto sportiva era sinonimo di alte prestazioni, alti consumi, alte emissioni inquinanti, alte cilindrate, alti costi di gestione e alti prezzi.
Ad oggi la Lotus Elise 1.6 S rimane sempre fedela a se stessa e rimane il punto di riferimento come piacere di guida pur essendo una vettura che pesa come una Fiat Panda, che consuma come una Nissan Micra, che ha emissioni di CO2 come una Ford Focus, che costa un quinto di una Ferrari 458 Italia e che ha un’accelerazione 0-100km/h simili ad una Porsche Boxster!
Chi non vorrebbe nel proprio garage una sportiva così? Brava Lotus!
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