Nuova Range Rover: la regina è tornata!
Nel 1970 un ingegnere, Charles Spencer King, ed un disegnatore, David Bache, diedero vita alla prima Range Rover della storia. I due inglesi idearono con largo anticipo quel genere di vettura che oggi viene identificata col nome di SUV (Sport Utility Vehicle). La Range Rover Classic era alta, squadrata, disponibile solo a tre porte, dotata di invidiabili qualità fuoristradistiche e al contempo comoda, spaziosa e per certi versi anche lussuosa se paragonata ad altri fuoristrada dello stesso periodo.
Fu proprio questa unione tra un fuoristrada duro e puro ed una certa lussuosità a far diventare la creatura della Land Rover un’icona nel panorama automobilistico mondiale. Oggi parlare di Range Rover è sinonimo di ottima guidabilità in fuoristrada ma in tutto comfort e lusso. Dal 1970 al 2012 si sono succedute tre generazioni di Range Rover, tutte sviluppate per ottenere il massimo rendimento in fuoristrada ma sempre più con un occhio di riguardo al comfort di marcia ed al lusso.
La quarta generazione, presentata come model year 2013, non si sottrae a questa regola, ed anzi, ad un innato e sempre ottimo comportamento in fuori strada, abbina un handling stradale davvero migliorato rispetto al passato, tant’è che per la prima volta si ha l’impressione che la nuova Range Rover sia stata sviluppata più per la strada che per lo sterrato. Dinamicamente la nuovissima SUV anglo/indiana appare molto più a suo agio tra le strade veloci di quanto non lo sia stata in passato: merito certamente dell’ampia riduzione di peso che è stata possibile adottando un inedito telaio di alluminio che ha permesso di risparmiare addirittura circa 400 chili rispetto alla versione precedente!
Inoltre tutti i principali organi meccanici sono stati migliorati al fine di ottenere prestazioni sempre migliori sia in strada che in fuoristrada: le sospensioni, sempre ad altezza variabile, sono state affinate con un avantreno a ruote indipendenti e un retrotreno multilink, il cambio scelto è l’ottimo 8 marce già visto sulle ultime Jaguar che rende i passaggi da un rapporto all’altro estremamente fluidi e veloci, e la trazione integrale, sempre permanente e con un differenziale centrale, è coadiuvata dalla seconda generazione del Terrain Response, che a differenza della prima versione fa tutto da solo scegliendo automaticamente la modalità di gestione di trazione, sospensioni, cambio, acceleratore e motore a seconda delle necessità. Inoltre buona parte dell’ottimo comportamento stradale va attribuito anche al passo più lungo che sulla versione my2013 arriva a sfiorare i 3 metri e ha permesso una migliore tenuta di strada nei tratti veloci ed un netto passo in avanti nell’ingresso in curva alle alte velocità.
Sul fronte propulsori la rinnovata Range Rover potrà contare su tre unità: due turbodiesel (3.0 tdV6 doppio turbo da 249 cv e 4.4 tdV8 da 339 cv) e un benzina (5.0 V8 con compressore volumetrico da 510 cv). Esteticamente la quarta generazione è immediatamente identificabile come Range Rover: design pulito, sempre uguale a se stesso e che quindi non abbandona i suoi tratti essenziali. I disegnatori hanno concesso poco alla creatività puntando molto sull’immagine solida di marca, preferendo una leggera evoluzione ad una rivoluzione: angoli smussati in favore dell’aerodinamica, gruppi ottici più snelli, vetratura leggermente più sottile, ma con gli stessi stilemi di sempre. Anche all’interno si assiste ad una evoluzione: sedili che sembrano sempre più vere e proprie poltroncine, spazio in abbondanza (soprattutto dietro), materiali ottimi e finiture maniacali. La novità maggiore è nella plancia che appare più ordinata e con meno pulsanti a vista, ora sostituiti da un valido schermo touchscreen che permette di accedere a molteplici funzioni. Non c’è che dire: la Range Rover my2013 vanta delle prestazioni in fuoristrada a dir poco fantastiche, come sempre del resto, ma stavolta abbinate anche a performance stradali di altissimo livello, addirittura in grado di impensierire molte blasonate ammiraglie della stessa fascia di prezzo. Ma d’altronde il vero lusso per questa vettura non risiede forse nel fatto di essere estremamente valida su strade ad alte velocità senza perdere mai l’anima fuoristradistica di poter superare anche un guado di 90 cm? E il vero lusso si paga: 101.500 euro per la versione “base” 3.0 tdV6 Vogue.
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