I gas di scappamento dei motori diesel sono passati da essere classificati come “cancerogeni probabili” a ”cancerogeni certi” per gli esseri umani. L’esposizione a tali gas è associata ad un «rischio accresciuto di tumore al polmone» ed anche ad un maggior rischio di cancro alla vescica. Il verdetto arriva dal Centro internazionale di ricerca sul cancro (Circ/Iarc) dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Lo studio riporta che i test sono stati compiuti su un campione di popolazione molto esposta agli scarichi diesel (minatori, lavoratori nei parcheggi) ed su questi soggetti che si è rilevato un rischio elevato per il cancro. Ecco che il diesel diventa pericoloso oltre che per le tasche anche per la salute. A prendere però le difese dei diesel di ultima generazione è arrivata la CLEPA (Comité de liaison européen des fabricants d’équipements et de pièces automobiles); Jean-Marc Gales, neo eletto presidente della CLEPA ha dichiarato che lo studio non tiene conto dei progressi realizzati in materia di emissioni dai motori diesel negli ultimi dieci anni e per questo non può essere accettato come riferimento definire delle iniziative. Considerando la grave situazione che vive oggi il mercato, non è dunque opportuno secondo la Celpa è inopportuno avanzare simili congetture pertanto invita l’organismo promotore della ricerca ad approfondire gli studi in base alla situazione attuale.

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Pubblicato sabato, 23 Giugno 2012 alle 10:00