918 Spyder: la più Porsche di tutte!
Ha senso parlare ora di una vettura che entrerà in produzione solo a settembre 2013? Assolutamente si, se nel caso specifico parliamo della splendida Porsche 918 Spyder! L’ultima nata della casa di Stoccarda nasce con l’arduo compito di ridefinire i parametri di tutte le future supercar che aspireranno ad essere considerate tali d’ora in avanti.
Perché? E’ presto detto: la 918 Spyder non è solo una supercar, è molto di più: è una sfida tecnica, è spostare sempre più in alto i limiti dell’ingegneria, è creare una vettura con quanto di meglio la tecnologia attuale possa consentire. E la 918 Spyder racchiude in se tanti motivi per essere considerata una Supercar con la “S” maiuscola. A cominciare dal nome: 918 rende omaggio alla gloriosa 917 da competizione, vettura che diede alla casa tedesca le prime vittorie nel 1970 e nel 1971 nella famosa competizione automobilistica della 24 ore di Le Mans.
Ma oltre al nome, la nuova 918 richiama la 917 anche nel design. Lo stile della nuova nata abbina l’avanzatissima ricerca aerodinamica a forme comunque abbastanza tradizionali e che richiamano per l’appunto le linee inconfondibili della già molto bella 917. Bassa, larga ed estremamente filante la 918 Spyder misura 4,64 metri in lunghezza, 1,94 metri in larghezza ed 1,16 metri in altezza ed ha un passo di 2,73 metri. Il telaio monoscocca e la carrozzeria sono costruiti in materiale sintetico rinforzato con fibra di carbonio (CfK) per permettere di contenere il peso totale della vettura e fermare l’ago della bilancia a poco meno di 1.700 chili.
Ma cos’è che rende la 918 Spyder davvero così speciale? E’ presto detto: il cuore… o per meglio dire i cuori! Difatti l’ultima nata della cavallina di Stoccarda utilizza una piattaforma ibrida di tipo plug-in, composta da un motore termico e da un modulo elettrico. Il propulsore termico è un V8 4.6 da 578 cv, mentre il modulo elettrico è composto da due motori elettrici: il primo sviluppa 122 cv ed è destinato alle ruote posteriori, mentre il secondo fornisce 109 cv e provvede a muovere le ruote anteriori. I dati ufficiali parlano di una potenza massima di 780 cv e di oltre 750 Nm di coppia massima: dati incredibili che non rispecchiano la somma algebrica delle singole potenze massime di ogni motore perché i tre motori lavorano in simbiosi secondo le logiche gestite dall’elettronica di bordo, fornendo di volta in volta la potenza e la coppia necessaria a massimizzare la tenuta di strada ed il consumo di carburante. Ed è proprio lo sviluppo del software di gestione a rendere unica l’interazione tra i propulsori, influenzando sia le sensazioni di guida che le performance.
E’ questa la grande novità introdotta dai tecnici Porsche che hanno concepito la 918 Spyder: far convivere in un’unica vettura sia un animo da super sportiva capace di prestazioni incredibili che un animo verde attentissimo all’ambiente. Ma vi rendete conto? Porsche ha creato un bolide dalle prestazioni entusiasmanti (0-100 km/h in meno di 3 secondi, 0-200 km/h in meno di 9 secondi e 0-300 km/h in meno di 27 secondi, e con una velocità massima superiore ai 325 km/h) e al tempo stesso dai consumi ridicoli (consumo medio di soli 3 l/100 km con emissioni di 70 g/km di CO2). Come se non bastasse la 918 Spyder potrà essere utilizzata anche in modalità completamente elettrica: grazie al sistema plug-in è in grado di viaggiare a zero emissioni per circa 25 km (ma senza superare i 150 km/h).
Per arrivare a questo grandioso risultato i tecnici di Stoccarda hanno lavorato non poco: la complessità nel realizzare un sistema ibrido parallelo ha richiesto la presenza di ben quattro circuiti di raffreddamento separati per i due motori elettrici, per la trasmissione (a doppia frizione e sette rapporti) e per il notevole pacco batterie. Inoltre per evitare possibili problemi di surriscaldamento gli ingegneri Porsche hanno ideato un particolarissimo impianto di scarico verticale che prevede due terminali (definiti”Top Pipes“) posizionati giusto sopra al motore V8, al centro della vettura ed integrati nella struttura che copre il vano posteriore dietro l’abitacolo.
A completare questa meraviglia della tecnica ci sono le sospensioni a controllo elettronico PASM e l’impianto frenante carboceramico PCCB con il sistema di recupero dell’energia in fase di frenata. Non c’è che dire: qui siamo di fronte a qualcosa di fenomenale. Possiamo già affermare che in Porsche sono riusciti a racchiudere in una sola vettura prestazioni esagerate, fascino da vendere, tecnica sopraffina ed esclusività. Già, l’esclusività. Perché la 918 Spyder sarà una vettura a tiratura limitata il cui prezzo è stato fissato a 784.939 euro Iva inclusa (Ipt esclusa) a cui dovranno essere aggiunti i costi per la messa in strada.
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