Il petrolio, si sa, prima o poi finirà! Ma questo quando succederà? Ce lo dice la BP (British Petroleum) che nel corso della 63/a edizione della “Statistical Review of World Energy” ha concluso che nel 2067 si esaurirà l’oro nero. Certo, dare quest’unica data potrebbe essere fuorviante perché la risposta dipenderebbe da troppi fattori. Il calcolo fatto però dalla BP non fa una piega e si basa sulle riserve petrolifere rimanenti, sui ritmi di produzione e sul consumo attuale. Partendo dalla conoscenza delle riserve accertate di petrolio che è pari a 1.687,9 miliardi di barili, la BP ha valutato i consumi globali rispetto alla produzione: ebbene rispetto al 2013 i consumi del greggio sono cresciuti dell’ 1,4% a fronte di una produzione dello stesso che non è andata oltre lo 0,6%. Alla media attuale di consumo e produzione le riserve petrolifere basterebbero per altri 53 anni e quindi fino al 2067.

Da non sottovalutare però il consumo del petrolio che potrebbe aumentare negli anni a venire e inficiare dunque il prospetto su citato. D’altronde già nel 2013 l’aumento del consumo ad opera soprattutto di Stati Uniti (400 mila barili al giorno) e Cina (390 mila barili al giorno) ha gettato qualche incertezza sulle riserve attuali. Da notare, inoltre, come negli ultimi tre anni il prezzo del petrolio, valutato in dollari per barile, non sia mai sceso al di sotto dei 100 dollari. E’ chiaro che continuare a consumare più petrolio di quanto se ne produca porterà ad accorciare la vita delle riserve petrolifere oltre che ad un continuo aumento dei prezzi della benzina.

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Pubblicato venerdì, 18 Luglio 2014 alle 09:00