Bollo e tasse auto 2015: le cose da sapere
Novità per il bollo auto a partire dal 2015. Il Governo ha varato una serie di interventi per bilanciare il fallimento del cosiddetto “superbollo” ossia la tassa che ha difatti rovinato il mercato delle auto di lusso. Stando agli ultimi conti infatti la manovra finanziaria ha incassato circa 60 milioni di euro a fronte dei 170 milioni previsti con il solo risultato di scoraggiare l’acquisto di vetture sportive e di lusso e provocare un massiccio esodo di questa tipologia di vettura verso paesi esteri.
Stando così le cose il Governo ha cercato di porre un rimedio alla disfatta economica coinvolgendo il maggior numero di automobilisti possibili: dal prossimo anno il “superbollo” sulle vetture oltre i 185 KW non ci sarà più, ma ci saranno aumenti un po’ per tutte le vetture! Difatti tutte le regioni avranno la facoltà di aumentare fino al 12% la tassa di possesso per ogni singola autovettura indipendentemente dalla cilindrata e dalla potenza. Ma il bollo non sarà l’unico aumento: ad aumentare sarà la nuova IPT (imposta provinciale di trascrizione che si paga al momento dell’acquisto dell’automobile) che nel corso del 2015 verrà sostituita dalla cosiddetta IRI (imposta regionale di immatricolazione): come si legge sarà una tassa regionale e non più provinciale e che dipenderà dal tipo, categoria, emissioni e potenza della vettura che si acquista per cui potrà variare da auto ad auto. Il passaggio da IPT ad IRI è ancora in fase di definizione , ma sembra ormai sicura la sua messa in atto: se ne avrà la certezza assoluta per ottobre.
Tornando al pagamento del bollo auto ci saranno delle eccezioni: come già accade adesso i disabili, i portatori di handicap e invalidi potranno richiedere l’esenzione del bollo per l’acquisto della loro vettura tramite la legge 104/92 a patto che quest’ultima abbia una cilindrata massima di 2.0 se alimentata a benzina e 2.8 se diesel. L’esenzione dal pagamento del bollo riguarda anche le vetture elettriche almeno per i primi cinque anni dalla data di immatricolazione. Sconti simili per le vetture ibride, ossia mosse da un motore termico accoppiato ad un motore elettrico: in questo caso gli sconti dipendono dalla regione in cui si circola e ad esempio in Lombardia, Veneto e Lazio l’esenzione dura tre anni, in Campania dura fino al 2016 e in Puglia per ben cinque anni. Nelle restanti regioni il calcolo del bollo è riferito solo alla potenza del motore termico e non di quello elettrico. Parlandi di alimentazioni, nel 2015 ci saranno sconti sul bollo anche per chi acquista una vettura alimentata a GPL o a metano, ma anche in questo caso le agevolazioni variano da regione a regione. Sconti sul pagamento del bollo anche per i possessori di auto storiche, ossia se la vettura in oggetto ha più di trenta anni dalla data di produzione: in questo caso si paga una tassa standard annuale compresa tra i 25 ed i 30 euro a seconda della regione di residenza.
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