Lamborghini Veneno: pura prestazione!
Nome Veneno, cognome Lamborghini. Sono queste le credenziali della vettura col toro sul cofano più esclusiva di sempre. Solamente tre esemplari al prezzo di 3,6 milioni di euro già tutti e tre venduti: due finiranno nelle mani di facoltosi clienti asiatici ed uno sarà il regalo di compleanno di un multi milionario americano.
Ma allo stesso modo la Veneno esposta al recente Salone di Ginevra 2013 farà parte del museo Lamborghini proprio per festeggiare i primi 50 anni della casa di Sant’Agata Bolognese. Ma com’è la hypercar emiliana? Il primo aggettivo che viene in mente osservandola è estrema, a cominciare dal nome. Come da tradizione anche l’ultimo gioiello italiano prende il nome da una razza di tori: precisamente è il nome dei tori più aggressivi da combattimento che ci possano essere. Basti dire che nel 1914 un toro appartenente a questa razza ferì a morte il torero Josè Sanchez Rodriguez che non riuscì a domarlo. Quindi mai nome fu più adatto a questo nuovo modello super aggressivo.
La Veneno non fa nulla per dissimulare la sua ferocia: design cattivo ed elementi in pure stile racing incutono timore alla prima occhiata. Sguardo agguerrito con un frontale bassissimo e costruito con linee precise e geometriche che inglobano i gruppi ottici anteriori con motivo a forma di Y così come da family feeling. Parafanghi anteriori e posteriori separati dal corpo vettura così come nello stile delle vetture del mondiale prototipi. Pinna stabilizzatrice e alettone posteriore regolabile come le vettura che partecipano alla 24 ore di Le Mans. Questo è lo stile della Veneno: non un semplice esercizio di design, ma uno stile che è in funzione delle prestazioni. “La Veneno è stata disegnata per sfruttare al massimo i vantaggi dell’aerodinamica – spiega Stephan Winkelmann, presidente della Lamborghini – ed è per questo che, ad esempio, l’intera porzione anteriore è stata studiata per permettere un passaggio dei flussi d’aria che generi il massimo carico aerodinamico, facendo lavorare il frontale della vettura come un grosso alettone”. Allo stesso modo la vistosa pinna posizionata dietro l’abitacolo e che va ad integrarsi con l’alettone posteriore ha un’esclusiva funzione aerodinamica di stabilità alle alte velocità, soprattutto nelle curve più veloci. Inoltre il grosso estrattore posteriore è stato disegnato in modo da ottenere la massima deportanza aerodinamica. Perfino i grandi cerchi in lega da 20” all’anteriore e da 21” al posteriore sono stati disegnati per essere funzionali alle prestazioni: un anello di carbonio lungo il bordo esterno è ricco di piccoli fori utili per convogliare aria e raffreddare i dischi dei freni carboceramici.
La Veneno è dunque un concentrato di studi aerodinamici, senza concessioni di ogni tipo al bel design. La Veneno è funzionalità: tutto è studiato per garantire prestazioni ad altissimo livello. La scocca è tutta in fibra di carbonio per assicurare leggerezza e rigidità: in tal modo il peso a secco si ferma a 1.450 kg. Il motore è quanto di più potente si possa desiderare senza l’aiuto di sistemi ibridi: V12 di 6.498 cc da 750 cv di potenza. Rapporto peso/potenza di 1,93 kg/cv: la metà rispetto a quello di una Ferrari California! La trasmissione super veloce è automatica a 7 rapporti e prevede cinque modalità di guida. La potenza viene scaricata alle quattro ruote tramite una trazione integrale permanente. Tutto questo permette alla Veneno prestazioni da brivido: 0-100 km/h in 2,8 secondi e velocità massima di 355 km/h.
Tags: lamborghini veneno